Maometto e il suo Allah (2017) by Magdi Cristiano Allam

Maometto e il suo Allah (2017) by Magdi Cristiano Allam

autore:Magdi Cristiano Allam [Allam, Magdi Cristiano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: MCA Comunicazione


7.Decapita gli ebrei e condanna

i cristiani all’Inferno

Le tribù ebraiche si erano insediate in Arabia dopo il primo esodo degli ebrei nel 587 a.C. quando il Regno di Giuda fu conquistato dall’esercito babilonese e il Primo Tempio distrutto. Di fatto gli ebrei risiedevano a Yathrib da dieci secoli quando Maometto vi arrivò nel 622. Erano pertanto da considerarsi come la popolazione autoctona, anche se Maometto li trattò come se fossero degli stranieri, arrivando a cacciare o a sterminare le tre tribù ebraiche che vi risiedevano per essersi rifiutate di convertirsi all’islam e di sottomettersi al suo potere.

Ciò che colpiva principalmente i visitatori di Yathrib erano le antiche fortezze di terra del quartiere ebraico a sud-est della città. Erano immense, con delle torri le cui terrazze erano coronate da feritoie per consentire agli arcieri di tirare le frecce e ai guardiani di avvistare il nemico. Le mura erano in mattoni, grandi, lisce e intonacate. Proteggevano gli abitanti ebrei dal caldo d’estate e dal freddo d’inverno. Avevano delle finestre ma erano posizionate molto in alto ed erano molto piccole.

La più bella delle fortezze di Yathrib era dei Banu Qurayza, la più ricca, la più potente e la più orgogliosa tra le tribù ebraiche. Un po’ più a ovest si trovava la fortezza dei Banu Qaynuqa, che erano commercianti e artigiani, in gran parte fabbri e orafi, ma anche fieri guerrieri e le armi che fabbricavano erano rinomate in tutta l’Arabia. I Banu Qaynuqa erano però più poveri e meno potenti delle altre due tribù ebraiche di Yathrib. Più a sud, a Buwayra, si trovava il territorio dei Banu Nadir. Le loro fortezze erano belle e impressionanti come quelle dei Banu Qurayza e avevano costruito all’esterno un magnifico castello.

Sia il mercato dei Banu Qaynuqa, sia le coltivazioni dei Banu Qurayza e dei Banu Nadir, si trovavano all’esterno delle mura fortificate e quindi non erano facilmente difendibili. Solo le case degli abitanti erano protette all’interno del bastione. Si trattava di coltivazioni incantevoli. Sui loro terreni c’erano palmeti con grandi datteri rossi o neri e alberi colmi di frutta. Dal dattero gli ebrei producevano il vino, dato che il clima non si addiceva alla coltivazione delle viti. Avevano delle immense piantagioni di cereali, soprattutto di orzo. Negli orti crescevano legumi, tra cui il porro, la cipolla e l’aglio che Maometto detestava e non mangiava mai perché diceva che il loro odore avrebbe disgustato gli angeli impedendo loro di avvicinarsi a lui, ritenendo che il gusto degli angeli corrispondesse al gusto degli uomini. Più in là gli ebrei disponevano di pascoli con numerosi greggi formati da pecore belle, grasse e in buona salute. Venivano accudite dai pagani perché erano molto più poveri degli ebrei. Maometto non vedeva l’ora di mettere le mani sulle ricchezze degli ebrei, che detestò proprio perché erano artefici di una civiltà e di un livello di benessere superiori a quelli dei pagani e dei musulmani.

Prendendo atto che nell’immediato non avrebbe potuto avere la meglio sugli ebrei di Yathrib dato che erano arroccati all’interno



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